La caduta del carico e il possibile conseguente investimento degli operatori da parte dell’intero carico o di una parte di esso, rappresenta il rischio prevalente connesso alla presenza negli ambienti di lavoro di apparecchi per il sollevamento.

Le possibili cause

Errata imbracatura del carico;

assenza o non idoneità dei sistemi di trattenuta e di imbracatura;

non idoneità o insufficiente manutenzione dei freni e dei fine corsa;

eccessiva velocità o manovre brusche durante la traslazione del carico;

sollevamento di carichi eccedenti la portata dell’apparecchio;

interferenza tra più apparecchi di sollevamento che incrociano il raggio di azione.

Incidenti possono poi dipendere dalla “scorretta esecuzione delle manovre da parte dell’operatore addetto all’apparecchio di sollevamento quali, ad esempio, l’eccessiva velocità di traslazione e di salita o discesa del carico così come le brusche accelerate e frenate.

Ed è evidente che il sollevamento di carichi eccedenti la portata dell’apparecchio, oltre che presentare un elevato rischio di caduta dell’apparecchio stesso comporta il rischio di caduta del carico per rottura dei sistemi di trattenuta.

Misure di prevenzione

Prima dell’uso:

“verificare l’efficienza della pulsantiera;

verificare l’efficienza dei fine corsa elettrici e meccanici, di salita, discesa e traslazioni;

verificare l’efficienza della chiusura di sicurezza del gancio;

verificare che i percorsi pedonali di manovra siano liberi da ostacoli;

verificare l’efficienza del dispositivo di segnalazione acustica (sirena) e ottica (girofaro)”.

Durante l’uso:

avvisare l’inizio delle manovre con il segnalatore acustico;

durante lo spostamento dei carichi evitare di transitare sopra le aree di lavoro;

manovrare il carroponte a distanza di sicurezza dal carico;

eseguire con gradualità le manovre;

attenersi ai limiti di portata;

verificare sempre il corretto imbraco dei materiali prima di iniziare le manovre;

segnalare tempestivamente le anomalie”.

Dopo l’uso:

non lasciare carichi sospesi;

sollevare il gancio, ritirare il carrello e traslare il carro nella posizione di riposo prestabilita;

interrompere l’alimentazione elettrica, agendo sull’interruttore principale al quadro o a parete;

lasciare la pulsantiera al sicuro da eventuali danneggiamenti.

Mettiamo a vostra disposizione la nostra grande esperienza nella fornitura di apparecchi di sollevamento industriale anche per progetti chiavi in mano e per qualsiasi tipo di ambiente industriale.

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L’indagine supplementare, anche detta indagine strutturale o decennale, è un esame approfondito da parte di un ingegnere esperto.

Per gli apparecchi di sollevamento che superano i 20 anni di età è prevista l’INDAGINE SUPPLEMENTARE, cioè una verifica strutturale finalizzata ad individuare eventuali vizi, difetti o anomalie, per stabilire la VITA RESIDUA.

Fap srl effettua indagini supplementari!

Il Datore di Lavoro deve sempre mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature idonee ai fini della loro salute e sicurezza (ai sensi dell’art.71 del D.lgs. 81/2008), egli ha l’obbligo di effettuare le indagini sulle apparecchiature ogni volta che risulta necessario considerando:

-la frequenza indicata nelle istruzioni per l’uso fornite dal fabbricante,

-la frequenza indicata nelle pertinenti norme tecniche,

-lo stato di conservazione e l’utilizzo effettuato.

I principali elementi che costituiscono un apparecchio di sollevamento possono essere suddivisi in:

-elementi strutturali: sono quegli elementi la cui sostituzione non ha senso da un punto di vista economico. Sono gli elementi che influenzano la vita effettiva dell’apparecchio;

-elementi di usura: sono quegli elementi per i quali è prevedibile una sostituzione (con cadenza variabile) nell’arco della vita dell’apparecchio.

Considerando una gru a ponte, sono elementi strutturali le travi e la struttura del carrello; mentre sono di usura i ganci, le funi, i componenti dei freni, ecc.

Quali apparecchiature di sollevamento sono soggette ad indagine supplementare?

Le apparecchiature di sollevamento soggette sono le seguenti:

– le gru mobili (es. gru su autocarro e autogru);

– le gru trasferibili (gru a torre);

– i ponti mobili sviluppabili su carro ad azionamento motorizzato.

Quando va fatta?

Secondo il DM 11 aprile 2011 il DDL ha l’obbligo di eseguire l’indagine supplementare a partire dal ventesimo anno (a partire dall’installazione dell’apparecchio) con lo scopo principale di:

rintracciare eventuali vizi, difetti e anomalie generatesi in seguito all’utilizzo dell’attrezzatura;

stabilire la vita residua dell’impianto.

Si rileva tuttavia come alcune norme tecniche specifiche indichino indagini approfondite quando:

si manifesta un incremento della frequenza dei difetti rilevati,

quando a seguito degli interventi di manutenzione regolari si riscontra un importante deterioramento della macchina;

e, in ogni caso:

Non oltre i 10 anni per le gru a torre e le gru mobili,

Non oltre i 20 anni per le restanti.

Affidati a Fap Srl!

Servizi svolti:

Controlli non distruttivi

Esame Magnetoscopico

Liquidi penetranti

Ultrasuoni

Relazione dei cicli residui

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